domenica 20 aprile 2025

STATUE CURIOSE SUL DUOMO



Storicamente a Milano non si è pensato troppo ad abbellire la città in passato. Là dove c'era l'unica fontana, si è pensato di darle il nome di (appunto) p.za Fontana. Prima del XIX sec. non capitava spesso di girare per le contrade e trovare statue celebrative di eroi popolari (che poi quali eroi? Quelli delle potenze straniere occupanti?).

Fa di certo eccezione il Duomo con le sue 3500 statue (circa) tutte concentrate sulla quarta chiesa più grande del mondo.

Qui possiamo immaginare un gran vocio di santi e beati che, quando i milanesi dormono, commentano quanto è avvenuto di giorno ai piedi della cattedrale.

Ma non dobbiamo immaginare solo voci provenienti da figure che hanno un sicuro posto in Paradiso…

Tra le tante statue del Duomo infatti troviamo:

Abramo Lincoln

Foto tratta da www.duomomilano.it


Arturo Toscanini



Primo Carnera




Dante Alighieri

Foto tratta da www.acistampa.com



Anche uomini di potere hanno voluto lasciare la propria immagine su questa eccelsa cattedrale:

Napoleone nelle vesti di un inesistente san Napoleone

Foto di Claudio Bertolesi


Benito Mussolini nelle vesti di un irriconoscibile uomo arabo 

Foto tratta da www.curiosami.altervista.com


Non solo figure antropomorfe trovano ospitalità tra le guglie, bensì:

guantoni e racchette

Foto tratta da www.imbruttito.com


Piante di fichi in vaso

Foto di Marina Viganò


Rane

Foto tratta da www.milano.corriere.it


Segni zodiacali



Sul Duomo c'è spazio anche per figure di fantasia

Homo Salvadego



Peducci mostruosi




Gargolle spaventosi (per la sua storia e descrizione leggi il post di ottobre 2013)

Foto tratta da blog.urbanfile.org


Il Drago Tarantasio (per la sua storia e descrizione leggi il post di marzo 2025)



Putti particolarmente snodati…



San Bartolomeo non è di certo un personaggio di fantasia, eppure la sua rappresentazione marmorea potrebbe non lasciare tranquillo qualcuno particolarmente sensibile (per la sua storia e descrizione leggi il post di ottobre 2013)



Tranquilla di sicuro non si sentirà nemmeno santa Barbara, la quale è stata posizionata su un grappolo di bombe della Seconda Guerra Mondiale.

Foto tratta dalla pag FB del Duomo di Milano
                  L'autore di questa statua, probabilmente moderna, ha voluto                   rappresentare santa Barbara che protegge il Duomo dal fuoco (bombe) nemico

Eppure anche la statua milanese femminile per eccellenza nasconde in sé un curioso segreto che merita di essere conosciuto.

La Madonnina è diventata una statua talmente nota che nemmeno si fa più caso al fatto che impugna uno strumento di morte quale una alabarda. A ben pensarci questa è una forte contraddizione: la mamma di Colui che predicò pace e perdono, tutto desiderava tranne che essere rappresentata come una guerriera. Eppure, a ben guardare, la statua non impugna l'arma:  semplicemente le è stata appoggiata al polso della mano destra. Bisogna infatti sapere che l'alabarda altro non è che un parafulmine sotto mentite spoglie.

Foto tratta da www.comune.milano.it


Tenero (e quindi non curioso) invece è il ritratto di Maria Bambina che ne fa il Bambaia all'interno del Duomo: una innocente e futura Regina del Cielo si avvia solitaria sulla scalinata che la conduce alla presenza dei sacerdoti nel tempio di Gerusalemme (1543).



Altrettanto degna di nota, in quanto a delicatezza e poesia, è questa Natività posizionata sulle terrazze.



Tutto sarebbe inutile, compreso questo post, se a far posare la prima pietra del Duomo non ci fosse stato il Duca di allora: Gian Galeazzo Visconti, nella foto a seguire rappresentato sulla sommità della guglia Carelli.


Marco Carelli fu un commerciante milanese del XIV sec. talmente ricco da donare in eredità alla Veneranda Fabbrica del Duomo ben 35.000 ducati (al cambio attuale circa 30.000.000 di euro).
Per questa ragione a lui venne dedicata la prima guglia del Duomo, posta nella parte posteriore della cattedrale.
E' facilmente intuibile la vetustà della guglia dato che è "un po' meno gotica" delle sue "consorelle". Quelle più giovani infatti risultano essere più slanciate…
Ma lei tuttavia vanta il fatto di ospitare in cima il ritratto del duca che commissionò il Duomo: Gian Galeazzo Visconti! (ritratto nelle vesti di san Giorgio)


Mi piace concludere questo mio scritto con una storia amorevole ed esemplare: quella di Caterina di Abbiateguazzone.


Il Duomo di Milano, come si sa ed è certificato, è stato iniziato nel 1386. Eppure sin da subito, per la sua edificazione ha avuto bisogno di contributi volontari per poter portare avanti i lavori. Così chi poteva, ad es. il commerciante Marco Carelli, donava ingenti somme e chi era indigente invece l'unico suo bene: una misera pelliccetta, il solo baluardo contro i rigori di quell'inverno del 1387.
L'eroina in questione era una vecchietta di nome Caterina di Abbiateguazzone la quale amava talmente tanto la sua città da spezzarsi la schiena nel trasportare volontariamente i mattoni del cantiere. In un impeto di generosità inoltre era arrivata a donare la sua pelliccetta. Per fortuna la sera del suo dono, quando gli incantatori hanno cercato di vendere il capo d'abbigliamento, è intervenuto un ricco milanese il quale, riconoscendo l'abito l'ha ricomprato e l'ha subito riportato a Caterina la quale anche in quel momento stava trasportando a fatica i mattoni, battendo i denti.
Quando gli addetti della Fabbrica del Duomo sono venuti a conoscenza del nobile gesto della vecchina, commossi si sono decisi di donarle 3 fiorini d'oro con i quali Caterina è riuscita a coronare il suo sogno: recarsi in pellegrinaggio a Roma!
… A volte anche la vita può somigliare ad una favola e urlare al vento il suo lieto fine.

La Statua della Libertà sul Duomo!!!
Per conoscere la sua storia leggi post di ottobre 2013