Storicamente a Milano non si è pensato troppo ad abbellire la città in passato. Là dove c'era l'unica fontana, si è pensato di darle il nome di (appunto) p.za Fontana. Prima del XIX sec. non capitava spesso di girare per le contrade e trovare statue celebrative di eroi popolari (che poi quali eroi? Quelli delle potenze straniere occupanti?).
Fa di certo eccezione il Duomo con le sue 3500 statue (circa) tutte concentrate sulla quarta chiesa più grande del mondo.
Qui possiamo immaginare un gran vocio di santi e beati che, quando i milanesi dormono, commentano quanto è avvenuto di giorno ai piedi della cattedrale.
Ma non dobbiamo immaginare solo voci provenienti da figure che hanno un sicuro posto in Paradiso…
Tra le tante statue del Duomo infatti troviamo:
Abramo Lincoln
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Foto tratta da www.duomomilano.it |
Arturo Toscanini
Primo Carnera
Dante Alighieri
Foto tratta da www.acistampa.com |
Anche uomini di potere hanno voluto lasciare la propria immagine su questa eccelsa cattedrale:
Napoleone nelle vesti di un inesistente san Napoleone
Foto di Claudio Bertolesi |
Benito Mussolini nelle vesti di un irriconoscibile uomo arabo
Foto tratta da www.curiosami.altervista.com |
Non solo figure antropomorfe trovano ospitalità tra le guglie, bensì:
guantoni e racchette
Foto tratta da www.imbruttito.com |
Piante di fichi in vaso
Foto di Marina Viganò |
Rane
Foto tratta da www.milano.corriere.it |
Segni zodiacali
Sul Duomo c'è spazio anche per figure di fantasia
Homo Salvadego
Peducci mostruosi
Gargolle spaventosi (per la sua storia e descrizione leggi il post di ottobre 2013)
Foto tratta da blog.urbanfile.org |
Il Drago Tarantasio (per la sua storia e descrizione leggi il post di marzo 2025)
Putti particolarmente snodati…
San Bartolomeo non è di certo un personaggio di fantasia, eppure la sua rappresentazione marmorea potrebbe non lasciare tranquillo qualcuno particolarmente sensibile (per la sua storia e descrizione leggi il post di ottobre 2013)
Tranquilla di sicuro non si sentirà nemmeno santa Barbara, la quale è stata posizionata su un grappolo di bombe della Seconda Guerra Mondiale.
Foto tratta dalla pag FB del Duomo di Milano |
Eppure anche la statua milanese femminile per eccellenza nasconde in sé un curioso segreto che merita di essere conosciuto.
La Madonnina è diventata una statua talmente nota che nemmeno si fa più caso al fatto che impugna uno strumento di morte quale una alabarda. A ben pensarci questa è una forte contraddizione: la mamma di Colui che predicò pace e perdono, tutto desiderava tranne che essere rappresentata come una guerriera. Eppure, a ben guardare, la statua non impugna l'arma: semplicemente le è stata appoggiata al polso della mano destra. Bisogna infatti sapere che l'alabarda altro non è che un parafulmine sotto mentite spoglie.
Foto tratta da www.comune.milano.it |
Tenero (e quindi non curioso) invece è il ritratto di Maria Bambina che ne fa il Bambaia all'interno del Duomo: una innocente e futura Regina del Cielo si avvia solitaria sulla scalinata che la conduce alla presenza dei sacerdoti nel tempio di Gerusalemme (1543).
Altrettanto degna di nota, in quanto a delicatezza e poesia, è questa Natività posizionata sulle terrazze.
Tutto sarebbe inutile, compreso questo post, se a far posare la prima pietra del Duomo non ci fosse stato il Duca di allora: Gian Galeazzo Visconti, nella foto a seguire rappresentato sulla sommità della guglia Carelli.
Mi piace concludere questo mio scritto con una storia amorevole ed esemplare: quella di Caterina di Abbiateguazzone.
La Statua della Libertà sul Duomo!!! Per conoscere la sua storia leggi post di ottobre 2013 |