martedì 19 settembre 2017

VIA BRISA


(foto da www.milano.corriere.it)


Per proseguire questo curioso percorso, è necessario, dopo aver visitato il Museo archeologico, tornare su corso Magenta e proseguire verso il centro. Superata sulla destra via Luini, parallela si apre via Brisa.
L'origine del nome di questa via è incerta: secondo alcuni deriva dagli immigrati bresciani (detti Brixii) che qui risiedevano ai tempi dell'antica Mediolanum; secondo altri era questa la via della "vinaccia" (brisa in latino e la vicina via vigna avvalorerebbe questa teoria), infine il nome potrebbe derivare da brezza (che in dialetto milanese viene detta appunto brisa)...versione decisamente più poetica!

All'ingresso di questa strada si ha come la sensazione di trovarsi improvvisamente a Roma: rovine antiche la occupano per gran parte e tra di esse sonnecchiano colonie feline ben nutrite da gattare molto attente...


I resti non appartengono ad un edificio qualunque dell'antica città romana, bensì sono ciò che rimane del Palazzo imperiale. Nel III sec. d.C. infatti l'imperatore Massimiano decise di trasferire a Milano la capitale dell'impero d'occidente e prima di andarci ad abitare si fece costruire accanto al circo un palazzo degno del suo ruolo. La nobile residenza aveva infatti dimensioni gigantesche: dall'attuale corso Magenta si estendeva fino a via Torino! Eppure ad oggi è rimasto ben poco dell'antico splendore...i resti più rilevanti si possono ammirare proprio qui in via Brisa. Quel che si trova sotto l'attuale livello stradale sono, con molta probabilità, delle sale di rappresentanza, dove l'imperatore riceveva gli ospiti più illustri. E' composto da più spazi collegati tra di loro che gravitavano attorno ad una stanza circolare con peristilio. Tutti gli ambienti erano riscaldati da aria calda che, passando dentro a delle intercapedini tra i muri o sotto i pavimenti, era in grado di intiepidire le stanze.

Resti del palazzo imperiale (foto di Giovanni Dall'Orto)

















Probabile forma originaria della porzione di palazzo imperiale


Poco più avanti è possibile ammirare dei bellissimi mosaici che abbellivano le stanze dell'imperatore e che oggi fanno parte di un triste palazzo moderno! L'unico modo per poterne godere è guardare attraverso degli anonimi oblò di vetro che si aprono sulla via Brisa.

Mosaici palazzo imperiale
Eppure questo condominio moderno (http://www.palazzogorani.it/) non ha creato solo questo danno: è stato infatti in grado di far apparire l'antica torre Gorani come un elemento estraneo alla zona.

Torre Gorani
Ma andiamo con ordine: fino al 1943 questa parte di Milano era una zona popolare; sopravvivono ancora oggi edifici che una volta venivano definiti popolari e che oggi invece tali non sono più. In quel funereo anno la città meneghina venne bombardata a tappeto dagli Alleati nel corso della seconda guerra mondiale. Si sa che le bombe portano morte e distruzione, eppure grazie ad esse si scoprirono gli attuali resti del Palazzo imperiale che erano sotto le fondamenta degli edifici moderni. Tuttavia poco distante c'era una nobile residenza: palazzo Gorani (XVII sec.), anch'esso danneggiato dai bombardamenti. Si racconta che doveva essere meraviglioso: le stanze che lo costituivano erano disposte a spirale fino al vano centrale che doveva custodire un bizzarro segreto ormai sconosciuto... In compenso è sopravvissuta la torre (XIV sec.), rara testimonianza della medioevale turrita Milano: in questo periodo storico infatti le famiglie nobili facevano a gara tra di loro per costruire la torre più alta e bella (vero e proprio status symbol dell'epoca!).

Per decenni la zona è sempre stata trascurata: accanto alle rovine di palazzo Gorani era nato un parcheggio su sterrato (luogo di ritrovo della mia adolescenza...) finchè la zona non è stata presa di mira da una delle tante imprese immobili la quale ha cementificato tutt'attorno alla povera torre!
Al posto del parcheggio sorge inoltre un'area pubblica verde con aiuole ospitanti diverse specie vegetali, forse a ricordo degli antichi orti che esattamente qui potevamo trovare nel XVI sec., orti coltivati dalle monache del vicino monastero della chiesa di san Maurizio.

Aiuole in via Brisa


Se si prosegue sulla via Brisa, ad angolo con via Gorani (la via che si apre sulla sinistra della prima) troviamo palazzo Moriggi (XIV sec.), anch'essa con torre medioevale.

Palazzo Moriggi (foto da www.tripadvisor.it)

Cartello nel cantiere di ristrutturazione del palazzo Moriggi...
molto democratico! (con tanto di nomi dei muratori, lucidatori legni...)
foto di Elisabetta Gianazza