Facciata della chiesa Foto tratta dalla pagina Facebook di Santa Maria Segreta |
Son capitato in via Mascheroni per caso una domenica pomeriggio di Agosto. Il caldo era asfissiante e i posti auto vuoti raccontavano bene la fuga dei milanesi verso mete decisamente più fresche. La chiesa mi è comparsa girando l'angolo e subito mi ha colpito la sua imponente facciata incorniciata da doppio campanile...già mi immaginavo, in pieno inverno, file di giapponesi venuti apposta a Milano per poterla ammirare.
Invece santa Maria Segreta guadagna in popolarità solo a marzo, quando le magnolie della prospicente piazza Tommaseo esplodono in un tripudio di colori instagrammabili (vedi immagine iniziale).
Ci troviamo in zona Conciliazione (che poi perché la piazza ha proprio questo nome?...Non si è mai riusciti a capirlo) edificata a cavallo tra il XIX e XX secolo, quando la borghesia milanese aveva bisogno di trovare nuovi spazi.
Il quartiere è ad oggi uno dei più belli della città, con la sua edilizia eclettica e liberty; eppure mancava una chiesa e così (dato che l'antica saggezza sostiene che non si deve buttare mai via niente) "fu riciclata " un'antica chiesa abbattuta qualche anno prima della costruzione dell'attuale.
…La storia è complessa e merita di essere raccontata con ordine.
Milano (o meglio Mediolanum) ai tempi dell'antico Impero Romano era poco estesa e dunque raggruppava tra le sue poche vie tutto il necessario per permetterle di essere la capitale dell'Impero Occidentale. Ecco che, a pochi passi dalla zecca, era stato edificato un sacello, ossia un piccolo tempio, dedicato molto probabilmente alla Dea Cerere, divinità onorata con rituali segreti.
Con l'avvento del cristianesimo, nel 836 fu edificata al suo posto una chiesa (non si butta via niente, ricordate?) che prese il nome di santa Maria Segreta, forse in riferimento agli antichi rituali. L'edificio cristiano fu poi drasticamente modificato nel XVII sec., periodo di grandi riforme nel mondo cattolico. Infine giunse il XX sec. e con esso il benessere che spinse Milano a ripensare ai propri spazi in funzione delle esigenze commerciali (o per usare un termine moderno, per facilitare il business). Ecco che la chiesa fu rasa al suolo nel 1911 e al suo posto edificata l'attuale sede delle poste di via Cordusio. Ad oggi al posto della seicentesca chiesa è rimasto solo il toponimo della via: via santa Maria Segreta.
Nel 1918 questa "chiesa pellegrina" fu ricostruita esattamente dove oggi possiamo ammirarla, ispirandosi a quella vecchia; tuttavia dell'antica struttura rimangono solo gli arredi sacri. Un occhio attento avrà modo di accorgersi della modernità della chiesa osservando i colorati affreschi che decorano le pareti interne.
Affresco in santa Maria Segreta (dettaglio) |
Tra le opere d'arte spicca la pala d'altare della Incoronazione della Vergine tra i santi Giovanni Battista e Gerolamo e gli angeli del Paradiso (1492) di Pietro Befulco. Questo quadro, che è in grado di emozionare anche i cuori meno aperti all'arte, è conservato in una stanza apposita nei pressi della Sacrestia, dal momento in cui necessita di un ambiente a temperatura costante…D'altronde la chiesa di santa Maria doveva possedere un "tesoro nascosto" per poter essere definita "segreta";)
E' comunque possibile fissare un appuntamento per poterlo ammirare e godere della spiegazione di don Maurizio (tel. 02/436240).
Pala d'altare di Pietro Befulco |
Eppure l'elemento più curioso di santa Maria Segreta (poteva mancare in questo blog?) è sicuramente la statua di un angelo conservata nella terza cappella lungo la navata destra…
Statua dell'Angelo "miracoloso" |
Santa Maria Segreta è davvero originale nel panorama cittadino: non solo possiede due torri campanarie, ma anche due facciate. Nel 1924 fu qui collocata quella della chiesa demolita di san Giovanni Decollato alle Case Rotte, allora presente in piazza della Scala. La facciata posticcia fa bella mostra di sé in via Ariosto e da' accesso non solo lateralmente alla chiesa, ma anche a uno dei pochi cinema superstiti presenti in centro (cinema ariosto).
Facciata laterale |
Insomma la disperazione che mi ha spinto a fare "il turista per casa" senza una precisa meta non mi ha di certo aiutato a vincere la calura insopportabile; in compenso mi ha permesso di godere di un altro angolo di Milano meraviglioso e sorprendente!
Immagine di una Milano agostana deserta e tranquilla nei pressi di santa Maria Segreta |
Grande Francesco! Un bel reportage di questa chiesa davvero unica. Un'attenzione particolare va alla preziosa tavola quattrocentesca del Befulco (conosciuto anche come Pietro Buono), un artista salernitano che operava a Napoli e che realizzò questo grandioso dipinto per un chiesa napoletana (Santa Maria delle Grazie a Capo Napoli ) dove sembra essere rimasta fino alla metà del '700. Resta un mistero come e quando sia giunta a Milano.
RispondiEliminaE grazie per la storia degli angeli che non conoscevo.