Andrea Brambilla, in arte Zuzzurro (fonte: www.oubliettemagazine.com) |
È passato decisamente del tempo da quando l’appello nelle
classi milanesi iniziava con Brambilla per concludersi con Viganò, passando da
Cattaneo e Colombo.
Eppure, se molti conoscono l’origine del cognome Colombo
(post giugno 21), pochi invece sanno da dove proviene “il scior
Brambilla”.
Correva il 1443 e gli abitanti di un piccolo paese della
Val Brembana, chiamato Brembilla, si rivoltarono contro la Repubblica di
Venezia, potenza dominante di queste terre dell’attuale Lombardia orientale.
Brembilla era infatti l’unico Comune ghibellino in una
terra prettamente guelfa.
Gli abitanti spingevano affinché in quelle lande tornassero
a governare gli ex dominatori: i ghibellini Visconti.
Stanca di questa situazione, Venezia convocò i capi
famiglia di Brembilla con la scusa di ascoltare le loro ragioni. In realtà
questi nobil uomini furono imprigionati e subito dopo fu inviato un messo a
comunicare quanto accaduto ai valligiani.
Si dice che “ambasciator non porta pena”, eppure il messo
veneziano aveva il compito di comunicare qualcosa di terribile.
Il potente esercito lagunare sarebbe infatti giunto da lì a
qualche giorno per radere al suolo l’intera Brembilla e, siccome si sa che
“uomo avvisato mezzo salvato”, gli abitanti avevano giusto il tempo di “fare bagagli”
e sgomberare il paese il prima possibile.
Cosa che fecero immediatamente.
Accorsero quindi in massa a Milano e qui Filippo Maria Visconti, memore della loro fedeltà, non solo li accolse, ma decretò che per un anno non
avrebbero pagato le tasse…della serie “non tutti i mali vengono per nuocere”.
Ecco dunque spiegato l’origine del milanesissimo (anzi,
bergamasco) nome del “scior Brambilla”.
Filippo Maria Visconti |
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