mercoledì 21 dicembre 2022

VITA SPERICOLATA DELLA REGINA D'INGHILTERRA IN BARONA





Il nome di questa regina si fa quasi fatica a pronunciare: Carolina di Brunswick-Wolfenbuttel, eppure su di lei si potrebbe tranquillamente scrivere romanzi, sceneggiature e quant’altro.

Carolina infatti si dice fosse una principessa…poco nobile. Pare infatti che non avesse alcuna remora a dire quello che pensava, che sin da bambina amasse fare giochi da maschio sporcandosi e rifiutandosi di cambiarsi.

Carolina di Brunswick, 1798

Eppure il destino aveva scelto per lei un futuro glorioso: regina di Inghilterra 
(pur non essendo nata in Gran Bretagna).

Carolina nasce come principessa di Brunswick, in questa piccola città nel nord della Germania nel 1768 ed all'età di 24 viene scelta dal re inglese Giorgio III quale futura sposa del figlio Giorgio (decisamente poca fantasia nel scegliere i nomi tra i reali britannici). C’era un piccolo dettaglio che ad oggi può fare arricciare il naso, ma che all’epoca era socialmente accettato: Carolina e Giorgio erano cugini di primo grado.

Nel 1794 si trasferisce in Inghilterra per sposare George di Hannover, principe di Galles.

George di Hannover, 1780


Sin dall’inizio il rapporto tra i due futuri coniugi risulta essere burrascoso: appena si conoscono percepiscono di starsi antipatici reciprocamente… Eppure i matrimoni all’epoca non avvenivano per amore, ma per interessi (e lo spendaccione George, sposandosi con la ragazza tedesca, avrebbe visto incrementare le sue indennità monetarie da parte del Parlamento).

E’ così che l’8 aprile 1795 Giorgio si presenta all’altare completamente ubriaco. La prima notte, per sua stessa ammissione, fa molta fatica a consumare le nozze e complessivamente hanno solo tre rapporti sessuali. In uno di questi viene concepita l’unica erede al trono: Carlotta.

Carlotta Augusta di Hannover, 1817

Sin dall’inizio dunque i due cugini conducono vite separate alquanto goderecce, tanto da far meritare alla principessa del Galles il soprannome di “The immoral Queen” (la regina immorale).

A lungo andare le tensioni si sa portano a scontri o allontanamenti. Dopo 20 anni di infelice matrimonio Carolina viene invitata a lasciare il patrio suolo, cosa che lei prontamente accetta a fronte di 35.000 sterline annue (corrispondenti a circa €40.000 attuali).

Giunge quindi nei pressi di Milano, più precisamente in Barona dove risiede a lungo presso una sontuosa villa che purtroppo oggi non esiste più (si trovava a due passi dalla chiesa di san Nazaro e Celso) e qui, complice forse le nebbie della Pianura Padana, finalmente si innamora. Conosce infatti un ex ufficiale di fanteria, di origini cremasche, dall’aspetto decisamente… gradevole: tal Bartolomeo Pergami.

Chiesa san Nazario e Celso alla Barona.
Foto tratta da www. beweb.chiesacattolica,it


Sulla relazione molti milanesi hanno all’epoca spettegolato e tra questi anche Carlo Porta, il quale scrive un sonetto satirico piuttosto esplicito: Ma el Bergom (Pergami) saravell ricch, saravell cavalier, se non gh’avess avuu quel tocch d’usell?

Statua di Carlo Porta in via Larga, Milano


I due iniziano subito a frequentarsi in maniera stabile, non disdegnando di farsi vedere mano nella mano in pubblico. La principessa chiede addirittura alla famiglia Pergami di trasferirsi “a corte” (tutti tranne l’odiata moglie di Bartolomeo). Presso la lussuosa dimora Carolina inizia a tenere feste aperte a tutti, soprattutto ai popolani, tanto da guadagnarsi subito l’affetto degli abitanti di questo contado. Si racconta che i suoi ricevimenti fossero "molto allegri" (soprattutto in occasione del Carnevale) e per questa ragione la Barona si guadagna la fama di “luogo poco serio”.

A questo punto la principessa inizia a girare per l'Italia e il Mediterraneo intero, sempre con Bartolomeo, il quale in questo periodo riceve, grazie alla sua lady, anche un bel titolo nobiliare, capace di farlo finalmente elevare nella scala sociale. Ottiene infatti una Croce dei Cavalieri di Malta.


Bartolomeo Pergami
Foto tratta da www.cremonaoggi.it

Durante il soggiorno milanese l’odiato marito della "nostra eroina" diventa re con il titolo di Giorgio IV e Carolina automaticamente regina. Eppure le cose non vanno bene alla nobil donna inglese: in patria infatti il coniuge cerca di ottenere il divorzio, cosa possibile solo nel caso in cui uno dei due ammette il proprio adulterio (reato mai ammesso da parte di Carolina). Per questa ragione, per poter cioè difendere i propri interessi, la regina è costretta a lasciare l’amato Pergamo per recarsi in maniera precipitosa a Londra.

La Barona in compenso, cessato questo periodo euforico, senza sua Maestà Carolina, torna alla sua solita vita sonnecchiosa di campagna…

In Inghilterra la regina si oppone a tutti i costi alla separazione e per contrastare il marito, si arruffiana il popolo che a sua volta odia il re così spocchioso e spendaccione.

Timorosi dunque di una rivolta popolare, la magistratura nega il divorzio al re il quale da lì a pochi giorni viene incoronato nell'abbazia di Westminster.

Abbazia di Westminster


Carolina dunque, all’apice della propria testardaggine, nonostante non fosse stata invitata né nelle vesti di regina e né in qualunque altra veste, si presenta a corte intenzionata a farsi incoronare anche lei. Sul suo cammino però trova le guardie reali le quali giungono addirittura a puntarle le loro baionette al mento pur di convincerla a retrocedere. Solo i fischi e gli insulti del popolino convincono Carolina a tornare sui propri passi.

Triste nei suoi pensieri, la regina d’Inghilterra si sente molto male dopo poche ore dalla meschina figura fatta a Westminster…malessere che la porterà ad abbandonare le scene terrestri a 53 anni. Ufficialmente la morte è avvenuta per una occlusione intestinale, ma non si fa fatica a credere ad un avvelenamento da parte del marito, il quale solo così è riuscito finalmente a liberarsi dell'ingombrante moglie.

Il corteo funebre avviene in periferia per evitare nuovi disordini popolari, ma i sudditi saputa la notizia issano delle barricate tali da far passare il feretro in pieno centro, attraverso ali di londinesi in lacrime (a causa dei disordini dovuti al funerale, moriranno due plebei inglesi). Dopo tanto tumulto il feretro riesce a giungere nella sua patria natale: la Germania, dove viene sepolta in una tomba che riporta la scritta da lei voluta: qui giace Carolina, l’ingiuriata regina d’Inghilterra.

Bara della Regina Carolina
Foto gentilmente fornita dalla
Cattedrale evangelica luterana s.Blasii in Braunschweig 


A questo punto re Giorgio IV ha carta bianca per contrarre un matrimonio "felice" e avere finalmente un degno erede. Carlotta (la sua unica figlia legittima) è morta infatti qualche anno prima per parto, mettendo alla luce un pargolo privo di vita. Eppure il re si lascia sempre più andare ai piaceri terreni, non preoccupandosi di avere un erede e morendo 8 anni dopo Carolina per colpa forse dei suoi 130 kg! (Per la cronaca, a re Giorgio IV succede il fratello più giovane: Guglielmo IV).

Alla luce di questo triste ed incredibile racconto possiamo dunque smentire le voci secondo le quali in Barona non è mai successo nulla di importante: le cronache del tempo infatti ci raccontano di un contado lascivo e sempre animato da feste al limite della decenza, insomma la Barona come Capri ai tempi degli imperatori romani!

Piazza Ohm

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