Carolina infatti si dice fosse una principessa…poco nobile. Pare
infatti che non avesse alcuna remora a dire quello che pensava, che sin da
bambina amasse fare giochi da maschio sporcandosi e rifiutandosi di cambiarsi.
Carolina di Brunswick, 1798 |
Carolina nasce come principessa di Brunswick, in questa piccola
città nel nord della Germania nel 1768 ed all'età di 24 viene scelta dal re inglese
Giorgio III quale futura sposa del figlio Giorgio (decisamente poca fantasia
nel scegliere i nomi tra i reali britannici). C’era un piccolo dettaglio che ad
oggi può fare arricciare il naso, ma che all’epoca era socialmente accettato:
Carolina e Giorgio erano cugini di primo grado.
Nel 1794 si trasferisce in Inghilterra per sposare George di Hannover, principe di Galles.
George di Hannover, 1780 |
Sin dall’inizio il rapporto tra i due futuri coniugi risulta
essere burrascoso: appena si conoscono percepiscono di starsi
antipatici reciprocamente… Eppure i matrimoni all’epoca non avvenivano per
amore, ma per interessi (e lo spendaccione George, sposandosi con la ragazza tedesca, avrebbe visto incrementare le
sue indennità monetarie da parte del Parlamento).
E’ così che l’8 aprile 1795 Giorgio si presenta all’altare
completamente ubriaco. La prima notte, per sua stessa ammissione, fa molta fatica a
consumare le nozze e complessivamente hanno solo tre rapporti sessuali. In uno di questi viene concepita l’unica
erede al trono: Carlotta.
Carlotta Augusta di Hannover, 1817 |
Sin dall’inizio dunque i due cugini conducono vite separate alquanto goderecce,
tanto da far meritare alla principessa del Galles il soprannome di “The
immoral Queen” (la regina immorale).
A lungo andare le tensioni si sa portano a scontri o
allontanamenti. Dopo 20 anni di infelice matrimonio Carolina viene invitata a
lasciare il patrio suolo, cosa che lei prontamente accetta a fronte di 35.000 sterline
annue (corrispondenti a circa €40.000 attuali).
Giunge quindi nei pressi di Milano, più precisamente in Barona
dove risiede a lungo presso una sontuosa villa che purtroppo oggi non esiste
più (si trovava a due passi dalla chiesa di san Nazaro e Celso) e qui, complice
forse le nebbie della Pianura Padana, finalmente si innamora. Conosce
infatti un ex ufficiale di fanteria, di origini cremasche, dall’aspetto decisamente…
gradevole: tal Bartolomeo Pergami.
Chiesa san Nazario e Celso alla Barona. Foto tratta da www. beweb.chiesacattolica,it |
Sulla relazione molti milanesi hanno all’epoca spettegolato e tra questi anche Carlo Porta, il quale scrive un sonetto satirico piuttosto esplicito: Ma el Bergom (Pergami) saravell ricch, saravell cavalier, se non gh’avess avuu quel tocch d’usell?
Statua di Carlo Porta in via Larga, Milano |
I due iniziano subito a frequentarsi in maniera stabile, non
disdegnando di farsi vedere mano nella mano in pubblico. La principessa chiede addirittura
alla famiglia Pergami di trasferirsi “a corte” (tutti tranne l’odiata
moglie di Bartolomeo). Presso la lussuosa dimora Carolina inizia a tenere feste aperte
a tutti, soprattutto ai popolani, tanto da guadagnarsi subito l’affetto degli
abitanti di questo contado. Si racconta che i suoi ricevimenti fossero "molto allegri" (soprattutto in occasione del Carnevale) e per questa
ragione la Barona si guadagna la fama di “luogo poco serio”.
A questo punto la principessa inizia a girare per l'Italia e il Mediterraneo intero, sempre con Bartolomeo, il quale in questo periodo riceve, grazie
alla sua lady, anche un bel titolo nobiliare, capace di farlo finalmente elevare nella scala sociale. Ottiene infatti una Croce dei Cavalieri di Malta.
Bartolomeo Pergami Foto tratta da www.cremonaoggi.it |
Durante il soggiorno milanese l’odiato marito della "nostra eroina" diventa re con il titolo di Giorgio IV e Carolina automaticamente regina. Eppure le cose non vanno bene alla nobil donna inglese: in patria infatti il coniuge cerca di ottenere il divorzio, cosa possibile solo nel caso in cui uno dei due ammette il proprio adulterio (reato mai ammesso da parte di Carolina). Per questa ragione, per poter cioè difendere i propri interessi, la regina è costretta a lasciare l’amato Pergamo per recarsi in maniera precipitosa a Londra.
La Barona in compenso, cessato questo periodo euforico,
senza sua Maestà Carolina, torna alla sua solita vita sonnecchiosa di campagna…
In Inghilterra la regina si oppone a tutti i costi alla separazione e per contrastare il marito, si arruffiana il popolo che a sua volta odia il re così spocchioso e spendaccione.
Timorosi dunque di una rivolta popolare, la magistratura
nega il divorzio al re il quale da lì a pochi giorni viene incoronato nell'abbazia di Westminster.
Abbazia di Westminster |
Carolina dunque, all’apice della propria testardaggine,
nonostante non fosse stata invitata né nelle vesti di regina e né in qualunque
altra veste, si presenta a corte intenzionata a farsi incoronare anche lei. Sul
suo cammino però trova le guardie reali le quali giungono addirittura a
puntarle le loro baionette al mento pur di convincerla a retrocedere. Solo i
fischi e gli insulti del popolino convincono Carolina a tornare sui propri
passi.
Triste nei suoi pensieri, la regina d’Inghilterra si sente
molto male dopo poche ore dalla meschina figura fatta a Westminster…malessere
che la porterà ad abbandonare le scene terrestri a 53 anni. Ufficialmente la
morte è avvenuta per una occlusione intestinale, ma non si fa fatica a credere
ad un avvelenamento da parte del marito, il quale solo così è riuscito finalmente a
liberarsi dell'ingombrante moglie.
Il corteo funebre avviene in periferia per evitare nuovi
disordini popolari, ma i sudditi saputa la notizia issano delle barricate tali
da far passare il feretro in pieno centro, attraverso ali di londinesi in lacrime
(a causa dei disordini dovuti al funerale, moriranno due plebei inglesi). Dopo tanto tumulto
il feretro riesce a giungere nella sua patria natale: la Germania, dove viene
sepolta in una tomba che riporta la scritta da lei voluta: qui giace
Carolina, l’ingiuriata regina d’Inghilterra.
Bara della Regina Carolina Foto gentilmente fornita dalla Cattedrale evangelica luterana s.Blasii in Braunschweig |
A questo punto re Giorgio IV ha carta bianca per contrarre un matrimonio "felice" e avere finalmente un degno erede. Carlotta (la sua unica figlia legittima) è morta infatti qualche anno prima per parto, mettendo alla luce un pargolo privo di vita. Eppure il re si lascia sempre più andare ai piaceri terreni, non preoccupandosi di avere un erede e morendo 8 anni dopo Carolina per colpa forse dei suoi 130 kg! (Per la cronaca, a re Giorgio IV succede il fratello più giovane: Guglielmo IV).
Alla luce di questo triste ed incredibile racconto possiamo
dunque smentire le voci secondo le quali in Barona non è mai successo nulla di
importante: le cronache del tempo infatti ci raccontano di un contado lascivo e
sempre animato da feste al limite della decenza, insomma la Barona come Capri
ai tempi degli imperatori romani!
Piazza Ohm |
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